Le classifiche elaborate dal prestigioso quotidiano ''il Sole 24 ore'' lunedi' 16 marzo, all'interno delle quali vengono evidenziate le differenze di finanziamento alle universita' pubbliche nel 2009, rispetto all'anno precedente, calcolate sulla base dei nuovi parametri di valutazione stabiliti dal MIUR, che privilegiano la qualita' della ricerca e dell'attivita' didattica, evidenziano un risultato particolarmente significativo per l'Ateneo di Arcavacata (Cs).
Tale risultato - si legge in un nota - dipende, non solo dal differente criterio adottato dal MIUR, criterio che si allontana dal finanziamento su base storica seguito negli anni passati privilegiando, come detto, la qualita' della ricerca e l'attivita' didattica, ma anche dalla ripartizione di una consistente base di premialita', ben 550 milioni di euro, pari al 7% del finanziamento statale, previsti dalla legge 1/2009, a favore delle Universita' italiane considerate ''virtuose'' in considerazione dei risultati gestionali ottenuti.
Il dato relativo all'Universita' della Calabria - continua la nota - presenta una particolare rilevanza non soltanto in relazione ai fondi aggiuntivi che alla stessa, per le ragioni indicate, risultano assegnati, 2.174.787 milioni di euro, ma anche in rapporto al piazzamento che l'Ateneo di Arcavacata ottiene nella graduatoria del ''guadagno'' delle nuove ripartizioni, risultando collocata al decimo posto, su 58 Universita', dopo quelle di Bologna, Padova, Torino, Milano-Politecnico, Milano (Statale), Roma - Tor Vergata, Firenze, Napoli Federico II e Politecnico di Torino.
Il Ministro Mariastella Gelmini ha ora tempo fino al 31 marzo per varare ufficialmente la nuova distribuzione delle risorse e dare corso, in questo modo, a quella riforma ''meritocratica'' nella valutazione delle performances universitarie da tempo auspicata e promessa, ma puntualmente disattesa, con grave pregiudizio e pesanti penalizzazioni per quegli Atenei, come appunto l'Universita' della Calabria, che nel corso degli anni, pur avendo puntualmente rispettato i parametri di efficienza e di qualita' stabiliti dal Ministero, non si e' vista riconoscere la premialita' conseguente.
asca
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