sabato 21 marzo 2009

Olivo a Argirò; La Legge Bacchelli per Strati

“La Città di Catanzaro non può restare insensibile davanti alla richiesta di applicare allo scrittore Saverio Strati i benefici della “legge Bacchelli” riservata agli esponenti della cultura e dell’arte che versano in condizioni di particolare disagio economico”.Il sindaco on. Rosario Olivo e l’assessore alla cultura Antonio Argirò – in una nota congiunta – hanno sottolineato lo straordinario legame di Strati con la città di Catanzaro, sancito dal solenne conferimento della cittadinanza onoraria avvenuto il 23 marzo del 1985.“Una cittadinanza onoraria – hanno ribadito Olivo e Argirò – non casuale, ma che trovava la sua motivazione nel fatto che Saverio Strati, nei difficili anni del Dopoguerra, trovò la forza di conseguire la maturità liceale al “Galluppi” di Catanzaro, già all’epoca ritenuto un’alta istituzione degli studi umanistici”.
E proprio nella città di Catanzaro, Saverio Strati ha ambientato uno dei suoi romanzi più famosi, “E’ il nostro turno”, pubblicato nel marzo del 1975.Il sindaco Olivo e l’assessore Argirò hanno rimarcato lo spessore nazionale della produzione stratiana che, pur mantenendo la Calabria come punto di riferimento imprescindibile, è entrata a fare parte – come autorevolmente ha scritto Pasquale Tuscano – “della civiltà letteraria italiana”.Strati ha saputo raccontare come pochi altri la realtà dolente e dignitosa della sua terra, attribuendole una dimensione universale.La riconoscenza e l’affetto della città di Catanzaro per Saverio Strati – hanno sottolineato il sindaco e l’assessore alla cultura – si tradurranno non solo nello scontato sostegno alle iniziative volte ad ottenere l’applicazione della “Bacchelli”, ma anche in un sostanziale contributo al rilancio dell’opera del grande scrittore calabrese. In particolare, l’assessore Argirò ha avviato opportuni contatti con la Casa Editrice Rubbettino per una ristampa speciale del romanzo “E’ il nostro turno”, rivolta soprattutto a fare conoscere alle nuove generazioni uno dei più originali narratori italiani del Novecento, certamente il più grande scrittore calabrese vivente.

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