domenica 15 marzo 2009

Il 480° anniversario del Carlino di Catanzaro

Per celebrare l'importante anniversario della coniazione della moneta emessa per Carlo V imperatore durante l’assedio dei francesi, è stato pubblicato da Aldo Ventrici un volumetto già ricercato dagli appassionati...
di Domenico Iozzo (11/03/2009)

Per celebrare il 480° anniversario della coniazione del carlino di Catanzaro emesso per Carlo V imperatore durante l’assedio dei francesi, è stato pubblicato in proprio da Aldo Ventrici nel numero di poche copie, già ricercate dagli appassionati, un volumetto breve ma preciso e dettagliato sulle caratteristiche del nummo catanzarese, del quale sono rimasti pochi esemplari. Aldo Ventrici da anni si dedica ad approfondimenti sulla storia catanzarese, utilizzando il metodo della più rigorosa ricerca documentale; ha già pubblicato, nel 1996, il “Corpus delle iscrizioni di Catanzaro” - un originale viaggio nel tempo attraverso le epigrafi e le iscrizioni della Città dei Tre Colli - e, nel 2008, il pregevole “Luigi di Catanzaro”, traducendo dall’inglese una inedita e rara opera del 1926 dello scrittore ebreo Louis Golding che scelse Catanzaro per ambientare una straordinaria e fantastica serie di avvenimenti a sfondo sociale e religioso.
Il volume presenta al lettore una breve e puntuale ricostruzione del contesto storico-politico e degli avvenimenti relativi all’assedio di Catanzaro del 1528: Ventrici, infatti, ricorda la situazione storico politica di una gloriosa pagina scritta dai catanzaresi durante i tre mesi di resistenza all’assedio francese in nome della fedeltà all’imperatore Carlo V. Il rigore scientifico dell’opera - caratterizzata da un’analisi ricca di immagini, misurazioni, riferimenti temporali e circostanze - è evidenziato anche dalla copiosa bibliografia che attinge da alcuni testi antichi di autori stranieri finora mai considerati. L’autore propone un lavoro di comparazione ed analisi dei sette esemplari di monete ossidionali (è la prima volta che viene documentata l’esistenza di sette monete mentre, fino ad ora, tra i numismatici venivano accreditati solo in un numero di cinque esemplari) e dei quattro carlini a noi rimasti, riportanti la data del 1528, evidenziando gli elementi identificativi e caratteristici delle monete per poi confrontarle tra loro in base alla lega metallica, al peso, al modulo ed alla diversità di conio. Si tratta di un’opera di facile lettura che appassiona il lettore, anche quello sprovveduto di qualsiasi nozione di numismatica, offrendo il giusto risalto ad un avvenimento non adeguatamente valutato dalla storiografia e colmando alcune lacune ed approssimazioni radicate nell’analisi di una moneta dall’elevato valore.
Fonte ONDACALBRA.IT

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